La conoscono come “Iron Lady”, la signora di ferro, perché la governatrice repubblicana dell’Alabama Kay Ivey ha un curriculum di tutto rispetto, infarcito di provvedimenti non sempre popolari. Classe 1944, Figlia unica di Boadman Nettles Ivey, un ufficiale che ha combattuto durante la seconda guerra mondiale, nel 2017 ha messo la sua firma su un provvedimento che snellisce l’iter burocratico per la pena di morte, seguita poco dopo da un altro che permette alle agenzie di adozione di non assegnare bambini alle coppie omosessuali. Un anno dopo autorizza gli insegnanti di entrare in classe armati, per finire con la tanto discussa legge sull’aborto dello scorso 15 maggio che vieta l’interruzione di gravidanza anche in caso di stupro o incesto. Ora, nella sua carriera politica si aggiunge l’ennesimo provvedimento che sta già dividendo il resto degli Stati Uniti: la legge sulla castrazione chimica, definita “Somministrazione di farmaci – compresse o iniezioni - che riducano, inibiscano o blocchino la produzione di testosterone, ormoni o altre sostanze chimiche”, al fine di impedire atti sessuali.
Presentato dal suo collega repubblicano Steve Hurst, il provvedimento è stato approvato da entrambe le camere del Parlamento e prevede l’obbligo ai condannati per reati sessuali contro i minori di 13 anni di avviare – a proprie spese - l’iter della castrazione un mese prima della scarcerazione, e fino a quando un tribunale lo riterrà necessario. In caso di rifiuto, comunque previsto dalla legge, il condannato non uscirà dal carcere: gli effetti dei farmaci possono essere reversibili interrompendo il trattamento.
“Un passo in avanti verso la protezione dei bambini”, lo definisce la governatrice, e mentre per una parte dell’opinione pubblica americana si tratta di una legge giusta e sacrosanta, altri si dicono convinti che violi i diritti umani.
Cresciuta a Camden, nel cuore rurale dell’Alabama, laureata all’università di Auburn ed ex insegnante, Kay Ellen Ivey entra in politica nel 2003 come Tesoriere di Stato dell’Alabama, incarico che copre per due mandati. Il 10 aprile del 2017 presta giuramento diventando il secondo governatore donne dell’Alabama.