Tutto inizia per caso, con un escursionista che sul ciglio di una strada nei dintorni di Anchorage, in Alaska, trova una scheda di memoria “SD”, quelle utilizzate da videocamere e macchine fotografiche. La porta a casa, e quello che vede sul suo computer è raccapricciante: 39 foto e 12 video che mostrano le immagini dell’omicidio di una donna nuda in preda al panico, picchiata, presa a calci e strangolata in quello che sembra un hotel. La donna tenta di difendersi come può graffiando le mani dell’aggressore, con il risultato di scatenare ancora di più la furia dell’uomo. Le ultime immagini mostrano il corpo ormai senza vita, sdraiato a faccia in giù sul cassone di un camion.
Immediatamente, la scheda finisce nelle mani della polizia, che dopo averle visionate le manda ad un laboratorio di analisi: sono state realizzate fra il 4 ed il 6 settembre scorso, e l’ultima risale all’1:12 della notte del 6.
Nella mente degli investigatori, si fa strada l’idea che quella sia la prova della morte di cadavere ancora senza nome ritrovato qualche giorno prima a sud di Anchorage, fra la Seward Highway e la Rainbow Valley Road.
La prima conferma arriva da perquisizioni in diversi hotel della zona, fino a individuare il “Town Place Suites by Marriott Anchorage Midtown”, dove il colore della moquette delle stanze corrisponde perfettamente a quella che si intravede nelle sequenze. Nelle immagini si intravede anche l’assassino: pochi frammenti che bastano alla polizia per identificare Brian Steven Smith, 48 anni, sudafricano residente negli Stati Uniti e sposato con un’ex agente dell’immigrazione: diverse telecamere di sorveglianza lo inquadrano a poca distanza dal luogo di ritrovamento del cadavere e il suo nome risulta anche sui registri dell’hotel nelle stesse date delle immagini racchiuse nella SD card.
“Le forze dell’ordine stanno lavorando con il coroner per confermare l’identità della vittima e le cause della morte. Una volta che questo sarà completato, e i parenti saranno avvisati, renderemo noto il nome della vittima”, ha dichiarato la polizia in un breve comunicato stampa. Poche ore dopo arriva la conferma: si tratta di Kathleen J. Henry, 30 anni, una donna del luogo che - secondo amici e conoscenti - aveva avuto una vita difficile e sfortunata, ma era forte e convinta che un’esistenza migliore potesse esserci.
Brian Steven Smith è stato arrestato con una cauzione fissata in mezzo milione di dollari: è accusato di omicidio, e fra le tante cose che dovrà spiegare, anche il motivo per cui la scheda SD è finita per strada.