Non è ancora chiara la dinamica della fine atroce di Noah Sneed, un bimbo di due anni ritrovato senza vita all’interno di uno scuolabus del “Ceressa’s Day Care pre-school” di Fort Lauderdale, in Florida, l’asilo che frequentava durante i mesi estivi. L’allarme è stato lanciato da un operaio, che ha notato il corpicino esanime all’interno del furgone bianco parcheggiato davanti alla scuola. La polizia e le ambulanze sono intervenute ma per Noah non c’era più nulla da fare: sarà l’autopsia a determinare le cause della morte, anche se si sospetta che ad ucciderlo sia stato il gran caldo che attanaglia la Florida in questi giorni, che non ha lasciato scampo al piccolo, rimasto bloccato all’interno del furgone per cause ancora da accertare.
Le forze dell’ordine stanno visionando i filmati delle telecamere di sicurezza per capire se si tratti di un incidente o se per la morte del bimbo è responsabile qualcuno. “Gli investigatori sono impegnati a raccogliere le testimonianze degli impiegati della struttura per determinare le circostanze che hanno condotto alla morte di Noah”, ha commentato Keyla Concepcion, responsabile della “BSO”, il dipartimento di sicurezza sociale.
Il caso di Noah è l’ennesimo di una strage silenziosa che quest’anno sta colpendo gli Stati Uniti, con parecchi bambini dimenticati sui sedili dell’auto e condannati ad una morte atroce.