Con una scelta quantomeno infelice, a poche ore dal 12esimo anniversario della morte di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia la sera di Halloween del 2007, il “Westside Seattle” ha annunciato la nascita di una nuova rubrica affidata ad Amanda Knox, la 32enne ex studentessa americana condannata e assolta dalla giustizia italiana per un delitto tutt’oggi rimasto senza colpevole.
La testata, di proprietà della famiglia di Christopher Robinson, marito di Amanda, ha commentato che “Completamente prosciolta da ogni accusa, questa scrittrice di bestseller ed attivista per la riforma della giustizia penale, offre la sua visione per rispondere alle domande dei lettori sulla vita, l’amore, il dolore ed il suo significato”.
Alle proteste, giunte all’indirizzo della redazione, il direttore ha risposto precisando che Amanda non sarà retribuita per la rubrica, ha aggiunto: “Per chi abbia avuto dubbi, quello che posso dure è che la incontraste, avendo l’occasione di parlare con lei e conoscerla, non avreste altro che ammirazione”.
Meredith Kercher, 21 anni, su trovata senza vita nell’appartamento che divideva con la Knox e altri studenti giunti in Italia con l’Erasmus. Per l’omicidio è stato condannato per concorso in omicidio l’ivoriano Rudy Giede. Amanda Konox e il suo fidanzato di allora, Raffaele Sollecito, furono condannati in primo rispettivamente a 28 anni e 6 mesi e 25 anni dalla Corte d’Assise di Perugia, l’anno dopo la quinta sezione penale della Corte Sprema di Cassazione ha annullato le condanne.