Secondo Laurence Leamer, storico e autore del libro “Mar-a-Lago: Inside the Gates of Power at Donald Trump’s Presidential Palace”, diversi soci storici del lussuoso resort di Palm Beach diventato il “buen retiro” dell’ex presidente, avrebbero deciso di non rinnovare la propria iscrizione perché non vogliono più avere alcun legame con Donald Trump.
“È un posto che si sta spopolando, e non solo per la presenza ingombrante di Trump, che toglie tranquillità ai soci, ma anche perché i servizi stanno diventando scadenti. In tanti si lamentano sulla qualità dei piatti offerti nei ristoranti, e per di più a prezzi esorbitanti”.
Leamer afferma di parlato diversi ex soci che “se ne sono andati in silenzio” dopo che Trump ha lasciato l’incarico presidenziale, raggiungendo Mar-a-Lago la settimana scorsa. “È diventato un posto triste, e rispetto a quello che era un tempo restano solo i ricordi”.
Meno soci potrebbero portare a guadagni minori per Trump: fin quando era in carica come presidente, molti erano disposti a pagare fino a 200mila dollari per la tessera del club, ma di colpo la spesa ha perso ogni appeal.
Mar-a-Lago è stato a lungo definito una sorta di sacrario dell’ego di Trump, di cui trasuda immagini, cimeli e ricordi, alcuni dei quali spudoratamente falsi. La “reggia” dei Trump, costata 160 milioni di dollari, dispone di 128 stanze, una sala da ballo di 2.000 metri quadri, cinque campi da tennis, tre rifugi antiatomici e una piscina affacciata sulla “billionaire row”, il tratto di spiaggia di Palm Beach abitata esclusivamente da miliardari.
Il conduttore di “Late-night” Jimmy Kimmel ha raccontato una sua visita al resort poco prima che Trump diventasse presidente. “Non è facile capire quanto fosse comico un posto affollato di anziani ricchissimi, ma pur sempre anziani: persone ingobbite che mangiano cibo molle circondate da gigantografie di Donald Trump appese alle pareti”.
Gli hotel e le società alberghiere della “Trump Organization” sono state colpite duramente dalla pandemia, ma per contro le vendite e gli affitti del resort Mar-a-Lago nell’ultimo anno sono aumentate, passando da 21,4 a 24,2 milioni di dollari. Nel 2019, l’ex presidente ha trasferito la sua residenza permanente nel resort della Florida lasciando la “Trump Tower” di New York. Ma restano dubbi sul fatto che gli sarà permesso vivere lì in modo permanente, perché sarebbe in violazione di un accordo siglato nel 1993 con la città di Palm Beach.
“Anche alla gente ‘normale’ di Palm Beach, la presenza di Trump non piace: molti lo avevano votato sperando invano in una riduzione delle tasse più basse e in un mercato azionario in crescita. Non è andata così, e ora si inizia a respirare quanto il suo fascino sia calato”.