John William King è stato giustiziato con un’iniezione letale nel carcere di massima sicurezza di Huntsville, in Texas. Suprematista bianco, 49 anni, era accusato dell’orribile omicidio di James Byrd, un uomo di colore che insieme a due amici, Shawn Allen Berry e Lawrence Russell Brewer, avevano deciso di punire. Un omicidio che aveva scosso l’America insieme a quello di Matthew Shepard, violentato e torturato nello stesso periodo perché omosessuale, spingendo l’allora presidente Obama a firmare il “Crimes Prevention Act”, legge che inasprisce le pene per i crimini d’odio.
Il 7 giugno del 1998, King, Berry e Brewer, tre suprematisti bianchi di Jasper, in Texas, invitano James Byrd a fare un giro con loro: lo portano fuori città, viene picchiato, legato mani e piedi e incatenato per le caviglie al parafango di un pick-up. L’uomo viene trascinato sull’asfalto per più di 5 km: 81 parti del suo corpo furono ritrovate lungo tutta la strada e all’esterno di una chiesa frequentata da afroamericani. I tre furono arrestati pochi giorni, processati e condannati per omicidio: Lawrence Russell Brewer fu giustiziato il 21 settembre 2011: Shawn Allen Berry, l’unico che pare abbia tentato di dissuadere i due amici, è stato condannato all’ergastolo.