
Entrando nel carcere, a circa 100 km da New York, Cohen si è fermato qualche istante con i cronisti presenti, sibilando: “Spero di non trovare un paese xenofobo, razzista e ingiusto quando uscirò. Sulla mia vicenda c’è ancora molto da dire, aspetto il giorno in cui potrò condividere la verità”.