“Semplicemente imperdonabile”, è stato questo, il commento del giudice poco prima di leggere la sentenza che condanna Tiffany Kosakowski, 36enne di Belmont, in Michigan, a un mese di carcere. Una condanna secondo tanti perfino troppo lieve, visto che suo figlio, un ragazzino di 9 anni, a causa sua sarà costretto a vivere per il resto dei suoi giorni con gravi danni cerebrali. Lo sconcertante episodio è accaduto lo scorso mese di febbraio, quando il piccolo ha iniziato a fare i capricci mentre si trovava sull’auto della mamma, perché quella mattina non voleva saperne di andare a scuola. Tiffany ha perso la pazienza, e mentre il piccolo tentava di scendere dall’auto è ripartita lasciando che lui restasse aggrappato alla portiera. La corsa è durata oltre 50 metri, quando il bimbo è rovinato a terra sbattendo con violenza, mentre la ruota posteriore gli passava sopra il capo e il torace.
Stando agli atti depositati in tribunale dopo l’incidente, la donna era cosciente che il figlio fosse in piedi davanti alla porta del passeggero: “L’imputata ha guidato consapevolmente il veicolo in quel modo e lo ha fatto per causare gravi lesioni fisiche al figlio”. La donna ha tentato di giustificarsi definendo il suo comportamento come “un momento di follia. Quello che mi importa adesso è di esserci per mio figlio e sostenerlo ogni giorno, come ho sempre fatto”.