Fallito il disperato tentativo di fermare l’uscita nelle librerie del libro bomba dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, autorizzato da un tribunale, adesso al centro dell’attenzione dei Trump finisce un altro “memoir” dalle potenzialità altrettanto dirompenti.
A partire dal titolo inequivocabile, “Troppo e mai abbastanza: come la mia famiglia ha creato l’uomo più pericoloso del mondo (Too Much and Never Enough: How My Family Created the World’s Most Dangerous Man), la famiglia Trump marcia compatta contro Mary, 55 anni, figlia del fratello di Donald, Fred Junior, morto alcolizzato nel 1981, a soli 41 anni. Per la nipote del presidente si tratta di una vendetta postuma, visto che accusa senza mezzi termini zio Donald di non aver aiutato il padre e svela di essere lei, la “gola profonda” che passò al “New York Times” informazioni finanziarie e dichiarazioni fiscali fraudolente di Fred Trump, padre dell’attuale presidente, inchiesta che al quotidiano era valsa il premio Pulitzer.
Secondo le anticipazione sul volume, edito da “Simon & Schuster” e in uscita il prossimo 28 luglio, ad aggiungere giudizi assai negativi sulla figura di Donald ci sarebbe anche Maryanne Trump Barry, sorella del presidente e giudice federale in pensione, da sempre voce molto critica nei riguardi delle spregiudicatezze del fratello. Ma a preoccupare maggiormente il clan Trump sono altre pagine, specie quelle che raccontano delle 295 società fittizie utilizzate in 50 anni per eludere il fisco e trasferire capitali evitando le tasse. Donald ha sempre affermato di aver ricevuto in eredità dal padre un solo milione di dollari, restituito con gli interessi, ma nella realtà pare abbia intascato 413 milioni. A tre anni aveva un saldo in banca di 200mila dollari, a otto era milionario e a 17 possedeva un palazzo con 52 appartamenti. Una miniera di rivelazioni che partono dalle battaglie per la distribuzione dell’eredità di Trump senior, morto nel 1999.
Robert S. Trump, fratello minore del presidente, avrebbe presentato un’istanza ad un tribunale del Queens per bloccare la pubblicazione, sostenendo che si tratta di una violazione dell’accordo di non divulgazione firmato nel 2001 e relativo alle proprietà di Fred, il patriarca. “Il suo tentativo di fare sensazionalismo e distorcere le relazioni familiari dopo tutti questi anni puro interesse economico è una farsa e un’ingiustizia alla memoria dei nostri amati genitori. Io e il resto della mia famiglia siamo così orgogliosi del mio meraviglioso fratello, il presidente, e pensiamo che le azioni di Mary siano davvero una vergogna”.