“Homeless”, senza casa: ad agosto a New York ne hanno contati 61.674, più di 20mila sono bambini. È in questa squallida realtà, che fa a pugni con le vetrine scintillanti che brulicano di turisti e i grattacieli a grappoli, che nelle ultime ore si è consumata una strage atroce, che ha lasciato l’America con un senso di amarezza profonda.
Tutto inizia all’una e mezza della notte di sabato, quando una telefonata al 911 avverte la polizia che all’interno di un palazzo a Chinatown c’è il corpo senza vita di un uomo, probabilmente un barbone. Quando gli agenti arrivano, scoprono un altro uomo di 49 anni con profonde ferite alla testa: non è morto, ma per puro caso. Lotta ancora fra la vita e la morte in un ospedale. Diversi testimoni raccontano di aver visto un giovane vestito con abiti scuri colpire con forza le due vittime, per poi allontanarsi a piedi.
Una manciata di minuti dopo, nella zona di East Broadway saltano fuori altri tre cadaveri: sono tutti homeless, e tutti uccisi mentre dormivano con la testa fracassata da una spranga di metallo.
L’assassino – racconta poco dopo Michael Baldassano, responsabile dell’ufficio investigativo – sarebbe stato arrestato: è un 24enne, anche lui senzatetto, che avrebbe confessato, ma senza ancora chiarire il movente di tanta furia. “Non ha agito per razza, religione, età o altra natura”, commenta la polizia, per poi precisare: “Ha usato un pesante tubo di metallo lungo un metro”.