L’America è attonita, di fronte ad una rivelazione del “New York Post” che lascia senza fiato. Il quotidiano newyorkese riporta nei dettagli una videoconferenza fra Melissa DeRosa e alcuni esponenti Dem in cui l’assistente del governatore Andrew Cuomo si scusava per i numeri reali dei morti per Covid, “opportunamente” rivisti al ribasso dopo la minaccia di Donald Trump di mettere in moto il Dipartimento di Giustizia.
Il sospetto sulla reale portata dei decessi nelle case di riposo per anziani era nell’aria già dall’estate scorsa quando, dietro precisa richiesta, l’ufficio del governatore aveva preferito glissare sulle cifre. Adesso, rivela il NY Post, si scopre che i numeri erano stati praticamente dimezzati.
“Trump aveva cominciato a twittare che avevamo fatto una strage nelle case di cura - ha detto DeRosa - aveva iniziato a prendere di mira il governatore del New Jersey Phil Murphy, il governatore della California Gavin Newsom e il governatore del Michigan Gretchen Whitmer. Inoltre, aveva ordinato al Dipartimento di giustizia di avviare un’indagine sul team di Cuomo. E, fondamentalmente, ci siamo congelati dalla paura. Allora eravamo in una posizione senza certezze sul fatto che le informazioni da fornire al Dipartimento di giustizia potessero essere usate contro di noi”.
Tentando di trovare una via d’uscita, la DeRosa ha chiesto “di ricordare il contesto in cui ciò è avvenuto”, offrendo le prime scuse dell’amministrazione Cuomo per la gestione delle case di cura durante la pandemia, che al momento si stima sia costata la vita a 13mila persone. Argomenti che i Dem non hanno accettato: “Non ho abbastanza tempo oggi per spiegare tutte le ragioni per cui credo a queste scuse”, ha tuonato Richard Gottfried, presidente del Comitato per la Salute. “Durante un evento di portata eccezionale e del tutto sconosciuto come una pandemia, quando vuoi che il pubblico si fidi dei funzionari della sanità pubblica – ha aggiunto Rachel May, presidente della commissione sanitaria dello Stato – scopriamo di aver dovuto convivere con la chiara sensazione che non ci fosse trasparenza: in questo modo, pretendere di avere la fiducia dei cittadini diventa molto difficile”.
Il caso, culminato con le rivelazioni del NY Post, era esploso il mese scorso, quando in un rapporto interno, il procuratore generale dello stato Letitia James aveva stimato i decessi dei residenti delle case di cura maggiori del 50% rispetto alle cifre ufficiali. A quel punto, il commissario per la salute Howard Zucker ha diffuso i dati, che mostrano un totale di 12.743 al 19 gennaio: il giorno prima, il Dipartimento per la Salute aveva comunicato 8.711 decessi.