Dopo l'Alabama, che ha imposto la legge più restrittiva della nazione con un divieto quasi totale delle interruzioni di gravidanza, anche nei casi di stupro e incesto, tocca alla Loisiana, con una differenza importante: a firmare la legge pè un governatore deem, cattolico. I medici che eseguiranno le procedure potranno essere condannati al carcere, con pene tra 10 e 99 anni. I deputati della Louisiana infatti hanno approvato una legge che vieta l'aborto da quando il battito cardiaco del feto è rilevabile, in sintonia conaltri Stati che negli Usa hanno imposto simili pesanti restrizioni per le gravidanze oltre le sei settimane. I sostenitori intendono portare i ricorsi sino alla Corte suprema. Il vero obiettivo è indurre i giudici a maggioranza conservatore con le nomine di Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh volute da Trump, a cancellare 'Roe v Wade', che riconobbe il diritto all’aborto nel '73.
Sole eccezioni per i casi in cui la vita della donna è a rischio oppure il feto ha malattie letali; 79 i voti a favore e 23 i contrari, in Senato 31 sì contro 5 no. Il governatore democratico John Edwards (nella foto) è “pronto a firmare”. Critica l’associazione "Planned Parenthood”: “E’ parte di un allarmante e contrastato trend nazionale di divieti che rendono l'aborto reato prima ancora che le donne sappiano di essere incinte, minacciandole di indagini e promettendo ai medici di trascinarli in tribunale per il loro lavoro”. Leana Wen, precisa che "vietare l'aborto non fermerà l'aborto: metterà fine alle procedure sicure e legali, mettendo a rischio la vita delle donne. Non si tratta di medicina o scienza, ma di potere sui corpi delle donne".