I “suicidi con le stellette” non sono soltanto un problema italiano: in diverse parti del mondo, togliersi la vita è una preoccupante costante fra chi indossa una divisa.
Secondo i dati di “Blue H.E.L.P.”, un’organizzazione no-profit che si occupa dei problemi di salute mentale nelle forze dell’ordine statunitensi, il 2019 appena concluso si è portato appresso un numero record di suicidi fra gli agenti di polizia: sono stati ben 228, contro i 172 del 2018.
“Spero davvero che il 2020 sia l’anno della svolta - ha confidato Karen Solomon, fondatrice del gruppo - mi piacerebbe vedere la prevenzione dei suicidi ricevere gli stessi sforzi che mettiamo in atto per le morti in servizio”.
Secondo i dati di Blue H.E.L.P., lo Stato di New York ha avuto il maggior numero di suicidi, con 27 casi, seguito dalla California con 23, il Texas con 19 e Florida con 15. Tra i 27 di New York, 10 erano in servizio presso il Dipartimento di Polizia.
“I ritmi della polizia di New York sono implacabili: la vita nella Grande Mela è una sfida continua - ha assicurato Jon Adler, ex direttore del Bureau of Justice Programs presso il Dipartimento di Giustizia – lavorare in una città così grande e complicata significa essere esposti a eventi stressanti e assistere a scene orribili con maggiore frequenza, e ciò può avere impatti disastrosi sulla mente. Nel 2020 dobbiamo smettere di parlare e agire con decisione per fermare questa mattanza”.
A livello globale, dei 228 agenti suicidi circa il 90% erano uomini, mentre il 25% erano veterani con almeno 20 anni di servizio. Secondo Chuck Wexler, direttore esecutivo del “Police Executive Research Forum”, i 228 suicidi conteggiati da Blue H.E.L.P. per il 2019 sono “una cifra assolutamente sottostimata: se contassimo anche quelli che ci hanno provato e sono stati salvati all’ultimo momento, capiremmo che ci troviamo di fronte ad una vera emergenza sociale”.