Ha 16 anni, l’attentatore che ieri mattina ha seminato il panico nella “Saugus High School” di Santa Clarita, in California, facendo ripiombare l’America nell’incubo degli “school shooters”. Il bilancio definitivo si è aggravato: dei sei adolescenti trasportati in ospedale, due sarebbero morti per le gravi ferite riportate, una ragazza di 16 anni e un giovane di 14. Altri due versano in gravi condizioni all’Henry Mayo Hospital.
Uno dei due sarebbe il sospettato dell’attentato, Nathaniel Berhow, un 16enne di origini asiatiche che vive con la famiglia a Valencia, a circa 4 km dalla scuola. La polizia sta tentando di arrivare al movente interrogando amici e familiari del giovane, ripreso nelle telecamere di sorveglianza della scuola mentre estrae una pistola a inizia a fare fuoco contro un gruppo di studenti. Poco dopo ha rivolto la pistola verso se stesso tentando il suicidio.
Per tutti, l’attentatore è sempre stato un ragazzo tranquillo, ma due anni fa aveva cambiato di colpo umore e atteggiamento. Faceva parte della squadra di nuoto della scuola ed era un boy scout.