Secondo Jerry Nadler, presidente della Camera dei Rappresentanti, il rapporto del superprocuratore Robert Mueller presenta “prove molto evidenti” che il presidente Donald Trump è “colpevole di crimini e infrazioni”, reati passibili di impeachment. “Dobbiamo lasciare che Mueller illustri i fatti al popolo americano, e poi vedere cosa succede, perché l’amministrazione dev’essere ritenuta responsabile”.
Mueller, l’ex consulente legale speciale per il Dipartimento di Giustizia ed ex direttore dell’FBI, testimonierà davanti al Congresso il 24 luglio, dopo che la “House Democrats” ha emesso un mandato di comparizione a suo nome. All’inizio di quest’anno, Mueller ha concluso un’indagine durata quasi due anni sulle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016. Da allora, i dem sono profondamente divisi sull’opportunità di proporre un’inchiesta che porti all’impeachment, e la testimonianza pubblica di Mueller potrebbe fornire un’opportunità al partito di unificarsi intorno alla decisione di portare avanti o meno le procedure di un’inchiesta per l’impeachment, finora richiesta da più di 80 deputati Democratici. Una richiesta formale, che rappresenta soltanto il primo passo di un lungo processo, ma la Presidente della Camera Nancy Pelosi e Jerry Nadler hanno finora resistito alle pressioni per aprire un’inchiesta, a pochi mesi di distanza dalla nuova tornata elettorale.
Secondo il presidente della “House Intelligence Committee” Adam Schiff, la maggior parte degli americani non ha avuto modo di leggere le 448 pagine del rapporto Mueller: “Il rapporto contiene un insieme di fatti decisamente pesanti, e vogliamo che la gente li senta raccontare direttamente da Mueller”.