Di solito, Trump trascorre la mattina sul vicino campo da golf, facendo e ricevendo chiamate da un golf cart che funge anche da ufficio mobile. Le innumerevoli partite sui campi delle ultime settimane sono servite a realizzare un obiettivo che Trump si era ripromesso da tempo: aumentare il suo drive di 20 metri, qualcosa di cui si vanta con chiunque.
Diciotto buche dopo, Trump lascia l’International Golf Club e torna nella residenza di Mar-a-Lago, dove si ritira nei suoi alloggi privati, separati da quelli di sua moglie, e riflette su due domande: chi è ancora con lui e chi invece è contro.
Secondo più fonti che hanno familiarità con le attuali abitudini di Trump - che hanno preteso l’anonimato per parlare liberamente - il suo obiettivo dichiarato, salvo l’impatto delle indagini penali in corso, è di candidarsi nuovamente alla presidenza nel 2024. Guardando al 2022, spera di dimostrare sia ai critici che ai sostenitori che lui è la guida più efficace del GOP, un ruolo che probabilmente rivendicherà al partito durante la sua apparizione nel fine settimana alla “Conservative Political Action Conference”.
L’obiettivo a breve termine è di spingere suo figlio Donald Trump Jr, fervente portavoce della base “Make American Great Again”, facendogli strada in vista delle midterms.
L’intenzione di Donald Trump diventa ogni giorno più chiara: martedì, l’ex senatore David Perdue ha annunciato che non si lancerà nella campagna, anche se aveva recentemente depositato i documenti per farlo. La decisione segue da vicino la recente visita di Perdue a Palm Beach, dove ha giocato a golf con Trump.
Martedì sera, secondo il Washington Post, Trump ha tenuto banco con Ronna McDaniel, presidente del Comitato Nazionale Repubblicano. “Abbiamo visto accadere tutto questo per anni: le offerte di Trump sono più simili alle minacce di stampo mafioso - ammette Doug Heye, stratega e consulente repubblicano di lungo corso - il problema dei questi candidati che si fanno avanti è che Donald Trump non dà credito a nessuno, si limita a eliminarli, uno dopo l’altro”.
A Mar-a-Lago, la famiglia sta serrando i ranghi intorno all’ex presidente, ma quasi certamente il portacolori della dinastia non sarà Ivanka, a lungo ritenuta l’erede designata dell’impero immobiliare e politico. Ma da quanto trapela Ivanka non solo ha zero interesse per la politica, ma è stata anche superata in popolarità da suo fratello maggiore.
Nel 2019, Trump Jr. era lo sbruffone repubblicano di cui la base non poteva fare a meno: non solo era molto richiesto per apparizioni ed eventi, ma riempiva anche le platee, sputava teorie cospirative sui social e attaccava chiunque non fosse d’accordo con le teorie del padre.
Ivanka Trump, ormai sistemata in un costoso condominio sul mare a Miami, in attesa della una nuova villa, costruita su un terreno da 30 milioni di dollari acquistato alla fine dell’anno scorso, non vuole avere “niente a che fare con la politica. Il suo unico obiettivo è la famiglia”.
La mancanza di interesse per l’impegno politico spiana la strada a suo fratello per brillare ancora di più nell’orbita del padre. Trump Jr. e la sua fidanzata, Kimberly Guilfoyle, hanno umilmente servito come surrogati della famiglia Trump, e ora stanno passando all’incasso: la prossima settimana la coppia ospiterà una raccolta di fondi a Mar-a-Lago per il governatore repubblicano del Sud Dakota Kristi Noem. Noem è in lizza per la rielezione nel 2022, e l’evento (da 1.000 dollari a persona) sarà tecnicamente la prima incursione ufficiale di Trump e Guilfoyle nel ciclo elettorale.
Come sua sorella Ivanka e la sua sorellastra Tiffany, che recentemente si sono trasferite a Miami, anche Trump Jr. intende fare del Sunshine State la sua residenza permanente. Due persone a conoscenza della situazione hanno detto che vorrebbe trasferirsi vicino alla sua ex moglie Vanessa per via dei cinque figli della coppia.
Vanessa Trump trascorre buona parte dell’anno a Jupiter, dove il suo ex marito ha adocchiato una villa sul lungomare da 11 milioni di dollari nell’esclusiva “Admiral’s Cove”. Una persona che ha familiarità con i movimenti di Trump Jr. afferma che sono in atti trattative, ma secondo i registri immobiliari la residenza risulta ancora in vendita.
Gli impegni in Florida, uno stato entusiasticamente Trump-friendly, indicano che la famiglia ha rotto ogni legame con New York City, specie dopo aver superato la diffidenza degli abitanti di Palm Beach, che guardavano con disprezzo alla fastidiosa presenza di Trump a pochi isolati dalle loro ville multimilionarie.
L’ex presidente in giro si fa vedere poco: è una persona abitudinaria, il che rende ancora più facile trovarlo per chi è in cerca di una benedizione o implora il perdono per avergli voltato le spalle. “Una parte della scommessa di Trump era che il partito si sarebbe piegato a lui, e non lui al partito. Aveva ragione”.