Fra i primi a esprimere tristezza e incredulità sono stati Rihanna e Snoop Dog: la morte improvvisa di Nipsey Hussle, l’ennesimo rapper ucciso a colpi d’arma da fuoco, non fa che riaccendere i riflettori su una strage che prosegue da anni senza che niente e nessuno riesca a fermarla.
Nipsey Hussle, nome d’arte di Ermias Davidson Asghdom, è stato freddato a colpi di pistola a poca distanza dal suo negozio di abbigliamento di Los Angeles: è morto poco prima di arrivare in ospedale senza riprendere conoscenza, mentre due persone che si trovavano con lui sono state ricoverate con diverse ferite. Secondo quanto riportano i media locali, alcuni testimoni avrebbero visto una persona fuggire dal parcheggio dove è avvenuta la sparatoria, tra Slauson Avenue e Crenshaw Boulevard.
Nato e cresciuto nel difficile quartiere di Crenshaw, South Los Angeles nel 1985, Nipsey Hussle era stato membro della gang “Rollin 60’s Neighborhood Crips” prima di dedicarsi alla musica, attirando l’attenzione di artisti come Jay-Z. Lo scorso anno, il suo album d’esordio “Victory Lap” aveva ottenuto una nomination ai Grammy come miglior album hip hop.
Il suo ultimo tweet, diffuso appena un giorno fa, recitava: “Avere nemici forti è una vera benedizione”.