Secondo i media locali, gli ufficiali della “US Marshals-Gulf Coast Regional Fugitive Task Force” erano da giorni sulle tracce di un sospetto, “ricercato per diversi reati”. Durante un appostamento a Frayser, un sobborgo popolare di Memphis, Tennessee, hanno individuato l’uomo mentre entrava in un veicolo parcheggiato all’esterno dell’appartamento dove vive la sua famiglia.
La squadra riceve l’ordine di intervenire: un’auto della polizia viene speronata dal veicolo del fuggitivo, che quando si vede bloccato sceglie di uscire dall’auto impugnando un’arma per tentare di darsi alla fuga a piedi. È a quel punto che la polizia apre il fuoco: Brandon Webber, 21 anni, si accascia sul marciapiede, crivellato con almeno venti colpi d’arma da fuoco.
“Nessun ufficiale è rimasto ferito”, ha commentato un portavoce della polizia, mentre in città iniziava una violenta protesta che andata avanti per tutta la notte, culminando in violenti scontri con la polizia e i rappresentanti dei media, aggrediti con sassaiole e lanci di sedie e rami d’albero in diverse zone della città. Il bilancio, al momento, parla di almeno 24 agenti feriti e tre persone arrestate: la polizia è intervenuta con gli idranti e lacrimogeni per disperdere i manifestanti.
Temendo incidenti, la polizia ha scelto di non rivelare alcun dettaglio sull’incidente fino alle 3:30 del mattino, più di otto ore dopo la sparatoria, ma nel frattempo il nome di Brandon Webber circolava già, diffuso dai familiari. La scena del grave fatto di cronaca ha richiamato decine di persone che hanno iniziato a lanciare sassi mandando in frantumi i finestrini degli oltre 30 veicoli della polizia intervenuti. Il sindaco di Memphis, Jim Strickland, ha espresso la propria solidarietà agli agenti feriti: “Sono orgoglioso di loro e favorevolmente impressionato dalla professionalità, il sangue freddo e la calma con cui hanno affrontato una situazione che si faceva parecchio calda: hanno sopportato il lancio di pietre e decine di persone che gli sputavano addosso, mentre un elicottero sorvegliava la strada dall’alto intimando alla folla di disperdersi”.
Antonio Parkinson, deputato democratico di Memphis, ha invitato alla calma: “I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti coloro che sono rimasti coinvolti negli incidenti di Frayser. La nostra comunità è composta da brave persone che lavorano sodo e vivono in pace: chiediamo calma e moderazione da parte di tutti, in cambio promettiamo che sarà data completa trasparenza alle indagini su quanto avvenuto stanotte”.