È stato un suo alunno, un ragazzo di 17 anni, a denunciare degli incontri sessuali con la prof avvenuti a partire dal 22 febbraio di quest’anno, e tutti consumati all’interno del complesso scolastico. Seguendo le indicazioni fornite dal ragazzo sui luoghi dove sarebbero avvenuti gli incontri, la polizia ha rinvenuto “tracce biologiche” inviate ad un laboratorio per stabilire se realmente appartengano alla professoressa e al suo allievo.

L’insegnante è stata arrestata e rilasciata su cauzione, anche perché le indagini hanno già permesso di acquisire dai rispettivi smartphone alcune conversazioni definite “inappropriate e piene di riferimenti sessuali” scambiate su Snapchat. La prof rischia fino a 20 anni di reclusione o una multa di diverse migliaia di dollari.