Ogni 15 minuti, negli Stati Uniti nasce un bambino che presenta sintomi di astinenza da oppioidi. Quella raccontata dal “National Institute on Drug abuse” americano è l’immagine di una strage che si consuma ogni giorno nei 50 stati: 130 morti al giorno, 47.600 dal 2017 ad oggi. “Molti più morti per overdose che per armi da fuoco e incidenti stradali messi insieme”. Tutti vittime di eroina e metadone, ma soprattutto di oppioidi sintetici il cui nome è entrato nel linguaggio comune per aver fatto anche vittime illustri: Fentanyl, OxyContin, Norco, Vicodin.
Gli Stati Uniti sono la punta dell’iceberg, ma il resto del mondo non se la passa meglio: l’aumento del consumo di oppioidi è cresciuto del 56% in un solo anno, fra il 2016 ed il 2017. Lo dice un preoccupante report delle Nazioni Unite, che parla di 53,4 milioni di persone al mondo che ogni giorno fanno uso di oppioidi. Un mercato che ingrassa soprattutto la famiglia Sackler, proprietaria della “Purdue Pharma”, il colosso farmaceutico che ha ideato l’OxyContin a base di morfina, facendo una fortuna.
Le cause legali hanno ridotto Purdue Pharma sull’orlo della bancarotta, ed è solo l’inizio di una battaglia che annuncia class action e una valanga di processi con pene risarcitorie enormi. Lo stato dell’Oklahoma ha citato in giudizio la “Johnson & Johnson”, chiedendo un risqrcimento di 17 milioni di dollari per quella che ha definito la peggior crisi di salute pubblica creata dall’uomo nella storia. Nell’occhio delle autorità sanitarie c’è anche l’israeliana “Teva Pharmaceuticals”, che insieme alle altre due avrebbe fatto pressioni sui medici perché i farmaci a base di oppioidi fossero diffusi a tappeto, secondo diverse accuse minimizzando i rischi di dipendenza e le conseguenze letali.
In Europa, dove gli oppioidi stanno iniziando a invadere i mercati dello spaccio, la situazione peggiore si registra in Scozia, in assoluto il paese con il più alto tasso di morti per droga di tutto il vecchio continente, e perfino superiore alla media britannica. La causa principale, secondo le autorità sanitarie, è il metadone, il sostituto dell’eroina prescritto dai medici che lo scorso anno ha causato 1.187 morti, con un aumento del 27% rispetto al 2017. Seguono a ruota eroina, morfina e ansiolitici, venduti per strada a prezzi stracciati e assunti insieme agli oppiacei con effetti devastanti.
In Italia, se può essere di consolazione, le statistiche raccontano che si muore per overdose meno di un tempo: nel 1995 c’erano stati 1.200 morti, oggi il numero di decessi è sceso a 200.