Bianca aveva 17 anni, Brandon 21: si erano conosciuti qualche mese fa su Instagram, e da allora erano diventati inseparabili. Lei era un’influencer con 35mila follower, lui un ragazzo creativo e spiritoso: una bella coppia, ripetono i loro amici di Utica, città nello stato di New York. Ma qualcosa di oscuro e terribile è scattata nella mente di lui, trasformando una storia fra adolescenti come tante in una tragedia dai contorni al momento inspiegabili.
Lo scorso sabato sera, al termine di un litigio, Brandon Andrew Clark ha accoltellato e decapitato Bianca Devins. Il mattino successivo, Brandon ha pubblicato su Instagram e su diverse piattaforme di giochi online, un’immagine del cadavere di Bianca, accompagnata da una frase agghiacciante: “Mi spiace Bianca”.
L’immagine, come rivela un’inchiesta di una testata americana, è rimasta per oltre 12 ore senza che nessuno si preoccupasse di rimuoverla. Contattati telefonicamente, i portavoce del social hanno tentato di giustificarsi dicendo di avere a disposizione tecnologie che permettono di bloccare tentativi di pubblicare foto vietate e di rimuovere i post prima ancora che entrino in rete, “ma l’immagine in questione era pixelata e non violava le linee guida del canale”. Dopo le proteste, Instagram ha eliminato l’account facendo sparire anche le immagini della povera Bianca.
La polizia, allertata da alcuni utenti dei social, ha individuato il corpo della 17enne a poca distanza dalla sua auto. Brandon Clark, in evidente stato confusionale, continuava a postare video in cui lasciava trapelare l’intenzione di togliersi la vita. Gli agenti sono riusciti a individuarlo seguendo il segnale del Gps: era in un bosco e aveva tentato di tagliarsi la gola con un coltello, ma se la caverà. Rischia 25 anni di carcere.