C’è un timore che sta serpeggiando da qualche tempo in tutti gli Stati Uniti, così insistente da obbligare le autorità a prendere posizione: la paura dei furgoni bianchi. Una bufala in piena regola e una leggenda metropolitana, così sembra, che da Facebook è diventata virale attraversando tutti i 50 Stati. Secondo la notizia, circolerebbe indisturbata una massiccia flotta di furgoni bianchi che hanno come obiettivo rapire donne per avviarle al traffico sessuale o bambini da fare a pezzi per il mercato clandestino degli organi. Da più parti è stato specificato: non esistono prove che tutto questo stia accadendo davvero, e tantomeno su scala nazionale e addirittura coordinata, ma l’effetto domino ha portato alcuni amministratori locali a lanciare appelli che hanno ulteriormente amplificato l’ondata di panico. “Non parcheggiare vicino ad un furgone bianco - ha avvisato in un’intervista Bernard Young, il sindaco di Baltimora - e assicuratevi di avere sempre a portata di mano il cellulare nel caso qualcuno tentasse di avvicinarsi troppo a voi”. Ma non è il solo: in Georgia, la polizia indaga su alcune segnalazioni di sospetti furgoni bianchi e ha avvisato la popolazione di chiamare immediatamente il 911, senza perdere tempo a scattare foto da postare sui social media.
Per contro, Matthew Jablow, portavoce della polizia di Baltimora ha assicurato che il dipartimento è a conoscenza dei messaggi sui social media, ma anche che non è stata ricevuta “nessuna segnalazione di incidenti reali”. Una rassicurazione che non basta: le segnalazioni di furgoni bianchi sospetti a Baltimora e in altre città degli Stati Uniti continuano ad essere condivise centinaia di migliaia di volte su Facebook, e di conseguenza viste da milioni di persone. L’unico ad essersi rivolto alla polizia finora è stato un povero fattorino, che a causa del suo furgone bianco ha riferito di essere stato insultato e minacciato da diversi passanti.
Secondo Kristerfer Burnett, co-presidente della “Baltimore City Human Trafficking Collaborative”, l’ondata di panico potrebbe distrarre dal più ampio problema della tratta degli esseri umani: “Dobbiamo assicurarci che circolino informazioni accurate, soprattutto perché Baltimora è uno degli epicentri della tratta di esseri umani negli Stati Uniti. Ma penso che quello del furgone bianco sia una sorta di racconto di fantasia, confortato dall’incapacità di Facebook di controllare la diffusione di informazioni inesatte che circolano sulla loro piattaforma”.
A onor del vero, avvistamenti di furgoni bianchi “sospetti” a Baltimora sono segnalati da anni: la CNN ha ritrovato un post del 2016 lanciato da una donna che avvertiva della presenza di un furgone bianco che si aggirava nella sua zona, e sul cui conto aveva sentito dire che la persona alla guida “era in cerca di bambini”. Contattata dall’emittente di Atlanta, la donna ha detto di non avere prove per sostenere la sua tesi, che aveva semplicemente sentito ripetere “un sacco di volte” da altra gente.
Il 13 novembre scorso Saundra Murray, una donna di Baltimora, ha postato su Instagram le foto di un furgone bianco davanti a un distributore di benzina: sosteneva che i due uomini all’interno non le avevano tolto gli occhi di dosso dopo averla incrociata all’interno del negozio. Poi ha aggiunto di non aver segnalato l’episodio alla polizia “perché non avevo molte informazioni, ma volevo far sapere alla gente cosa sta succedendo”. Il suo post ha raccolto più di 3.200 like nel giro di poche ore.
Qualche giorno dopo, il 18 novembre, su Facebook compare un altro post che ancora una volta mostrava l’immagine di un furgone bianco, accompagnato da un avvertimento: “Quando uscite nel parcheggio di un centro commerciale e vedete un furgone come questo parcheggiato accanto alla vostra auto, allontanatevi il velocemente possibile”. Ma le segnalazioni non riguardano solo Baltimora: il 15 novembre, il post di un uomo della Carolina del Sud mostrava la foto di un furgone bianco con due grosse serrature esterne e un avviso: “Se vedete furgoni bianchi con la doppia chiusura avvisate il 911, sono veicoli utilizzati per far sparire le persone”.
Per tentare di affrontare il problema, Facebook ha contattato alcuni esperti che hanno dato spiegazioni ben diverse: non è il caso di allarmarsi quando si vedono furgoni con robuste serrature esterne perché sono comunemente usate dai piccoli artigiani per proteggere le attrezzature più costose custodite sui loro furgoni. Ma la psicosi continua.