È un vero e proprio tour lungo la penisola, battezzato "A chi ci mette le mani" perché attraverso un lancio capillare di "Stelvio", il primo suv Alfa Romeo, vuole celebrare i talenti italiani, le eccellenze e i nomi di chi è riuscito a tenere alto il Tricolore nel mondo. Ad ogni tappa un ambassador d'eccezione: a Napoli lo stilista Gianluca Isaia, a Firenze il pallavolista Andrea Zorzi. Per la tappa milanese, ospitata dallo "Spazio Quattrocento", un "parterre de roy" e 400 ospiti, richiamati da un ospite eccezionale: Giorgio Moroder.
Il papà della discomusic, classe 1940, partito da Ortisei, sulle montagne del Trentino, per conquistare Hollywood. È lui, il primo a credere nelle potenzialità dei sintetizzatori che a partire dagli anni Settanta conquistano la scena musicale mondiale. Scrive per artisti come Donna Summer, Janet Jackson, Nina Hagen, Barbra Streisand e Britney Spears, alternando l'attività con colonne sonore che conquistano tre Oscar e 4 Grammy Awards, ma soprattutto una popolarità pari al film per cui sono nate: "Fuga di mezzanotte", "American Gigolò", "Flashdance", "La storia infinita" e "Top Gun", giusto per citarne alcuni.
Per il vernissage milanese, Moroder ha prestato la propria immagine a "Stelvio", a ragione da inserire in diversi capitoli del grande libro delle eccellenze italiane: design, tecnica, meccanica, prestazioni e produzione. In veste di Ambassador, Moroder ha raccontato in uno short movie (che pubblichiamo) tutte le "curve" della sua esistenza, raccolte mentre testa di persona le prestazioni di Stelvio.
Fra gli ospiti della serata Barbara D'Urso, Elenoire Casalegno, l'étoile Emilie Foilloux, Lorenzo Fragola, Enzo Miccio e Marco Maccarini.
La prossima tappa del tour "A chi ci mette le mani" il 13 dicembre a Venezia, con la chef stellata Antonia Klugmann nelle vesti di Ambassador.