Era stata incontenibile, la gioia per la "Locomotives on Highway Act", la legge del 14 novembre 1896 che finalmente concedeva la libera circolazione sulle strade inglesi alle "locomotive leggere", com'erano chiamate le prime automobili. Prima di allora, andare in auto equivaleva a una iattura cosmica, visto che ogni auto doveva essere preceduta da un uomo munito di bandierina rossa che segnalava vistosamente l'arrivo del "bolide". Qualcuno quel giorno gridò allo scandalo, perché la legge non solo aboliva gli sbandieratori, ma alzava la velocità massima da 4 a 14 miglia orarie: per dirla alla nostra maniera, da 6,5 a 22,5 km/h. Velocità ridicole per i parametri attuali, perfino i tricicli vanno più forte, ma non nel 1896, anno di enormi rivoluzioni, contando anche la prima sconvolgente proiezione di Louis e Auguste Lumière, i due fratellini inventori dei cinema.
Ma la legge era legge, e la gioia di quanti andavano in auto così grande da celebrare la giornata negli anni a venire. Almeno fino al 1927, quando a qualcuno viene in mente di rievocare come si deve una data che celebra l'automobile. Insomma, quell'anno nasce la "Emancipation Run", più che una gara un percorso amabilmente tranquillo, riservato a vetture costruite prima del 1904. Nonnine su ruote che ogni anno, puntualmente, con l'unica eccezione degli anni della guerra e quelli della crisi del petrolio, sono uscite da garage e collezioni private per cimentarsi sempre sullo stesso percorso: dal verde di Hyde Park, uno dei nove parchi reali di Londra, e Madeira Drive, il lungo e sfavillante lungomare di Brighton, a 60 miglia di distanza.
Va da sé: la "London to Brighton Veteran Car Run", diventa uno degli eventi più amati dai compassati britannici, che corrono a centinaia nella capitale fin dalle prime ore del mattino. Il raduno, com'è ovvio per un popolo che non ama perdere tempo, inizia alle 7 precise. Partenza, foto, convenevoli e tazza di the, poi partenza sfilando intorno a Buckingham Palace e poi il Big Ben, attraversando i quartieri più a sud: sosta con rinfresco a Crawley e arrivo a Brighton, fra due ali di folla festante.
Quest'anno, anche un pizzico d'orgoglio italiano, ai nastri di partenza della "London to Brighton": una spettacolare "Fiat 3 ½ hp" del 1899, la più antica vettura del marchio torinese in terra anglosassone di cui si abbia notizia. Una due più due, diremmo oggi (in realtà a una vis-à-vis), con motore due cilindri orizzontali da 697 cc, cambio a tre rapporti e 34 km/h di velocità di punta. La vettura, di proprietà della FCA UK Ltd, normalmente guarda lo scorrere dei decenni dal "National Motor Museum" di Beaulieu.