Un lungo applauso ha accompagnato la lettura della sentenza che condanna a 40 oltre anni di carcere Nicola Corradi e Horacio Corbacho, due preti argentini accusati di aver abusato di bambini sordi ospiti di un istituto. Una storia squallida di perversione che era venuta fuori nel 2016, quando un ex allievo dell’Istituto Provolo di Verona aveva rivelato, oltre a quello di cui era stato vittima lui stesso, diversi casi di pedofilia a cui avrebbe assistito all’interno della sede centrale della Compagnia di Maria per l’educazione dei sordomuti. “Sono stato sodomizzato e costretto ad avere rapporti sessuali con almeno 15 fra preti e fratelli. Sono privo dell’udito da quando avevo 8 anni, ero entrato al Provolo l’anno successivo sperando di trovare aiuto e conforto, e sono uscito da quell’inferno a 15 anni, dopo essere stato abusato in ogni modo”, aveva raccontato l’uomo, oggi 63enne.
Fra i principali accusati, con 28 capi d’imputazione fra cui abusi sessuali e corruzione di minori, finiscono Nicola Corradi, 83 anni, un prete italiano, e Horacio Corbacho, di 59, accusati di aver abusato fra il 2005 ed il 2015 di diversi bambini sordi o ipoacustici di età compresa fra i 4 ed i 17 anni, ospiti delle due sedi dell’istituto Provolo di La Plata e Mendoza. Corradi dovrà scontare 42 anni dietro le sbarre, Corbacho 45: insieme a loro condannato a 18 anni di reclusione anche il giardiniere Armando Gomez. Nella sentenza, i giudici hanno previsto anche il supporto psicologico gratuito a carico dello Stato per le vittime, fino al reinserimento nella società.