Era da poco passato mezzogiorno, quando un gruppo di 10 persone è entrato nell’area cargo dell’aeroporto internazionale “Arturo Merino Benítez” di Santiago del Cile, prendendo di mira un furgone appartenente alla società di sicurezza “Brinks”. Il commando si è spacciato per dipendenti della “DHL”, riuscendo a entrare nel perimetro dell’aeroporto con un veicolo con la livrea rossa e gialla dell’azienda, prima di minacciare con le armi spianate le guardie di sicurezza.
Jorge Sánchez della Policia de Investigacion del Cile ha tenuto una conferenza stampa poche ore dopo la rapina, rivelando che sono stati rubati 14 milioni di dollari e un milione di euro in contanti. Secondo Sánchez i criminali potrebbero aver avuto informazioni interne che hanno permesso loro di organizzare i dettagli del furto, aggiungendo che il crimine è stato commesso da professionisti.
Il PDI sta indagando a fianco del pubblico ministero, ha detto Sánchez, che ha aggiunto che i necessari protocolli di sicurezza non erano in vigore. Le nuove misure di sicurezza avrebbero dovuto essere attuate sulla scia di una rapina simile avvenuta nell’aeroporto nel 2014, in cui erano stati rubati 10 milioni di dollari.
Il Cile sta vivendo attualmente gravi disordini civili che hanno messo a dura prova le forze di sicurezza con manifestazioni contro il presidente Sebastián Piñera in corso dall’ottobre 2019. Centinaia di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza domenica in occasione della Giornata internazionale della donna, e diverse frange si sono staccate dal corteo per attaccare le forze dell’ordine.