"I venezuelani hanno disperatamente bisogno di aiuti umanitari. Gli Stati Uniti e gli altri Paesi stanno cercando di aiutare il Venezuela, ma i militari, sotto gli ordini di Maduro, stanno bloccando gli aiuti con camion e container. Il regime di Maduro deve LASCIARE CHE GLI AIUTI RAGGIUNGANO LE PERSONE AFFAMATE", ha scritto Pompeo su Twitter, allegando una foto dei blocchi sulle autostrade.
Il presidente ad interim, Juan Guaidò, riconosciuto da Usa, Canada da 19 paesi Ue, compresi Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Portogallo, con l’eccezione dell’Italia costretta dai grillini a una sorte di vile neutralità, secondo la comunità nazionale a Caracas, denuncia che “oltre 300mila persone rischiano la vita se gli aiuti non verranno consegnati, dopo anni di crisi economica e mancanza di cibo di base e medicinali”. I soldati dell’ersercito fedele a Maduro hanno posizionato autocisterne e container a mo' di barriera sul ponte Tienditas, un importante valico di frontiera con la Colombia. “Non accetteremo nessun aiuto dai gringos - ha tuonato Maduro - lo fanno per umiliare il governo legittimo e creare false aspettative nel popolo. Non entreranno nel territorio nazionale”.
Guaidò ha rivendicato la legittimità della costituzione come leader dell'Assemblea Nazionale, sulla base del fatto che la rielezione di Maduro dello scorso maggio, boicottata dalla maggior parte dell'opposizione, è stata dichiarata “illegittima" dagli osservatori internazionali per i brogli, le intimidazioni dei “collectivos” e gli attivisti armati che sostengono il regime. L’esercito venezuelano ha in mano la chiave per risolvere la crisi, cioè abbandonare Maduro e il suo clan al loro destino. Gli Stati Uniti si sono dichiarati disposti a “perdonare” i vertici militari se riconosceranno Guaidò, Pompeo ha richiamato l'esercito “alle sue responsabilità". L'esercito venezuelano deve scegliere "tra una dittatura che non ha un briciolo di umanità, o di schierarsi con la costituzione" da cui trae la sua legittimità, ha detto mercoledì Guaidò in un'intervista concessa alla radio colombiana.