La zanzara è un animale perfido: si mimetizza come neanche un marine addestrato saprebbe fare, e salta fuori appena si spegne la luce e la testa finisce sul cuscino. Quel ronzio sottile è la campana che dà il via al safari notturno armati di ciabatta, per spiaccicarla contro il muro e ritrovare il sonno. Ma, per l’appunto, la zanzara lo sa e si nasconde, piccola ed esile si poggia diventando quasi invisibile, spostandosi di tanto in tanto giusto un attimo, per poi scomparire di nuovo.
Trovare rimedio a tutto questo, da quando Dio ha inventato le zanzare e l’uomo l’insetticida, non è semplice. Ma qualche speranza c’è. Si chiama “Bzigo” e promette di dire addio proprio al fastidio dei raid notturni delle zanzare.
Prodotto dall’omonima startup israeliana e presentato in anteprima al “CES” di Las Vegas, Bzigo sfrutta tecnologie militari di autodifesa aerea per tracciare il volo delle zanzare e indicare il punto esatto dove l’insetto si è poggiato e si gode lo spettacolo degli umani in pigiama che schiumano rabbia. Il sensore a infrarossi da 850 mm, con due illuminatori e lenti grandangolari, permette all’apparecchio di monitorare il volo delle zanzare fino a 8 metri di distanza, tanto di giorno quanto di notte: quando il sensore individua l’insetto il laser gli disegna intorno un quadrato per permettere al cecchino in ciabatte di centrare l’obiettivo. Gli ideatori sarebbero al lavoro anche su un rilevatore di seconda generazione che oltre ad individuare l’insetto, sarebbe in grado di incenerirlo attraverso un mini-drone.
Per realizzarlo, e avere la riconoscenza del pianeta, sono stati necessari quattro anni di lavoro e un corposo finanziamento crowdfunding, ma tra poco meno di un anno, Bzigo sarà in vendita a 150 euro. Soldi ben spesi.