di VICE
Ci sono dei gossip che, in apparenza, hanno il respiro corto delle storie insignificanti. Ma quando diventano una specie di tormentone, con mille risvolti bizzarri o inquietanti, può diventare interessante esaminarli più da vicino. E’ il caso di Pamela Prati, 60 anni, la storica star del "Bagaglino" e del suo presunto sposo, l’imprenditore Mark Caltagirone e dei suoi figli adottivi. Può anche essere la parabola triste, farsesca, di tempi in cui la verità è spesso invisibile, persa nelle fake news veicolate dalla rete ogni istante.
Sintesi: da mesi la Prati, in ottima forma a discapito dell’età, aveva annunciato per l’8 maggio il suo matrimonio con il facoltoso manager, assai più giovane di lei. Tutto bene? Eh no. Dagospia, il sito di Roberto D’Agostino, con dovizia di particolari e con rivelazioni una dietro l’altra, sostiene senza mezzi termini che codesto Mark Catagirone, che non è imparentato con la nota famiglia di impresari romani, nonché editori, in sostanza non esisterebbe. Sulla scia di Dago, la D’Urso e la corazzata gossip di Canale5, con la pungente Toffanin, hanno intervistato un giorno si e uno no le due manager della Prati e la Prati stessa. Che è andata a raccontare la storia delle nozze anche alla Venier. Diciamo che è stata accolta con un generale scetticismo. Poi saltano fuori vicende simili: racconta anche, tra gli altri, Alfonso Signorini, di "ganci" con affascinanti personaggi che si palesano solo sui social per agganciare i Vip in cerca d'amore o avventure. Foto di uomini belli, ricchi e affascinanti - come il misterioso Mark - che creano un rapporto virtuale senza mai però apparire di persona. Ci si chiede: ma possono adulti colti, scafati e intelligenti cadere in trappole del genere? Pare di sì. La Prati invece è proprio convinta che sia tutto vero. Alla D’Urso ha giurato di avere delle foto di lui ma quando lo ha chiamato al telefono, la prova regina, quello non ha risposto. Si vede che aveva altro da fare. Infine, incalzata dalle domande, si è alzata e se n’è andata. E le nozze? Rinviate “a causa del clamore mediatico”. Alla spalle della Prati, due donne che sarebbero le sue manager, il duo Perricciolo-Michelazzo. La conduttrice Silvia Toffanin sbrocca: "Mi sento presa in giro. Io come Barbara d’Urso. Vorrei crederti con tutta me stessa ma è impossibile, non posso nemmeno credere all’esistenza di Mark Caltagirone". Commenta Dagospia: “Mark Caltagirone, promesso sposo della Prati, ha rifiutato di partecipare a Verissimo perché non voleva firmare la liberatoria/contratto. Pare abbia detto che è talmente ricco da non volere compensi e pertanto non intende firmare alcun documento”. La Toffanin chiede poi a Pamela Prati di farle vedere una foto di Caltagirone sul telefonino, ma l’attrice si rifiuta: "L’unico sbaglio che ho fatto è venire in Tv a parlarne. Se ne sta facendo un caso di Stato. Basta col dire che Marco non esiste! Esiste eccome. Ma non sono io che devo obbligarlo ad apparire in Tv".
La Toffanin: "Ci hanno proposto di avere Caltagirone di spalle. Oppure in videochiamata con Skype. Ma dove siamo? A Dallas? A Beautiful?. Vorrei crederti ma è impossibile. Non posso credere all’esistenza di Marco. Abbiamo il numero di telefono? Chiamiamolo". Chiamato al telefono dalla redazione, Mark Caltagirone non risponde. Pamela Prati: "Gli telefono io", ed esce dallo studio sostenendo di volerlo chiamare. Eliana Michelazzo: "Giuro che Mark esiste. Io dello loro storia non voglio sape’ gnente". Può sembrare incredibile ma questa storia incatena milioni di italiani, complici anche gli autori che fingono di indignarsi per il grado di farloccaggine, ma sotto sotto la alimentano senza posa. Dicono che la Prati, in privato, sia molto scossa per essere stata coinvolta nella fiction del suo matrimonio. Ma, d’altra parte, nella fase declinante di una carriera, far parlare ancora di sè può essere ancora gratificante o utile. In attesa che Catagirone si materializzi nell’etere.