Di lei si sa molto poco: si chiama Rasmiya Awad e ha 65 anni, ma è la sorella di al-Baghdadi, l’autoproclamato califfo dell’Isis che si è fatto esplodere in una grotta per non essere catturato dai “Delta Force” americani.
Rasmiya Awad, come confermato da un alto funzionario turco, sarebbe stata catturata ad Azaz, città nella provincia di Aleppo, nel nord della Siria, in una zona controllata dai ribelli filo-turchi. Al momento dell’incursione, avvenuta in un container metallico adibito ad abitazione, la donna era in compagnia del marito, la nuora e 5 dei suoi figli.
Ankara non nasconde la soddisfazione, definendo Rasmiya “Una miniera d’oro di intelligence sull’Isis. Quello che lei sa può ampliare significativamente la nostra comprensione del califfato e aiutarci a catturare i vertici dell’organizzazione – ha commentato Fahrettin Altun, capo della comunicazione del governo turco – la cattura è un altro esempio del successo delle nostre operazioni antiterrorismo”. In queste ore, la donna e il resto degli adulti della sua famiglia sarebbero sotto interrogatorio.