L’allarme terrorismo in Francia non è mai cessato, e il livello di allerta è sempre in vigore. Pesano ancora, e lo faranno per molto tempo, le stragi che hanno insanguinato le strade di alcune città francesi, da Parigi a Nizza. A svelare che il timore di una nuova stagione di stragi sia nella mente dell’intelligence e della polizia francese è stato Jean-Francois Ricard, procuratore a capo dell’antiterrorismo, che intervenendo su “France Info” alla vigilia del processo contro 14 persone accusate di aver fornito appoggio e logistica agli attentatori del gennaio 2015 alla sede del settimanale satirico “Charlie Hebdo”, a Montrouge e all’Hyper Cacher, costati la vita a 17 persone.
“Negli ultimi mesi sono stati sventati almeno mezza dozzina di attentati. Il livello di rischio terroristico in Francia è ancora molto elevato, c’è una minaccia viene principalmente dalla zona fra Iraq e Siria. La situazione si è indebolita con il crollo militare dell’Isis, ma sappiano che il gruppo dispone di ancora di molti mezzi per poter agire, così come siamo a conoscenza che molti cittadini francesi sono ancora in Siria e di molti altri che hanno attraversato la frontiera fra Siria e Turchia. E ci sono anche cittadini stranieri, ex miliziani dell’Isis, che hanno raggiunto il nostro territorio. Attualmente, la minaccia terroristica di cui siamo a conoscenza è interna, che spesso si avvale di individui isolati o con squilibri mentali. È fondamentale spezzare queste reti in fretta, perché è difficile sapere quando e dove colpiranno”.