Nel 2018 era stato condannato per possesso e diffusione di materiale estremista, sospettato di forte radicalizzazione e soggetto ritenuto ad alto rischio. Di galera era uscito da poche ore, dopo aver scontato una parte dei tre anni e quattro mesi di condanna per aver inneggiato all’Isis e al terrorismo sui social.
Ma malgrado questo, ieri Sudesh Amman, 19 anni, è riuscito a entrare in azione facendo quel che poteva per versare un po’ di sangue inglese. Nel primissimo pomeriggio, a Streatham High, sud di Londra, zona modesta di negozi altrettanto scoloriti, l’islamista ha iniziato ad accoltellare passanti davanti ad una farmacia: ne ha feriti tre, tutti ricoverati in ospedale, uno è più grave degli altri. Una follia durata pochissimo, fino a quando gli agenti che lo seguivano incollati come il mastice, in abiti borghesi, l’hanno abbattuto senza troppi sconti.
Poche ore dopo, le agenzia di tutto il mondo diffondono la notizia di un altro attentato, questa volta a Gand, nel nord del Belgio. Le modalità sono le stesse: una donna descritta “di pelle scura”, ha accoltellato alcune persone per strada. A lei è andata meglio: la polizia è riuscita a ferirla ad una mano fermandola. Le vittime sono ricoverate in ospedale, ma nessuno sarebbe in pericolo di vita: il più grave è un uomo colpito allo stomaco.